Negli ultimi mesi il dibattito che ruota attorno alle strategie da adottare in ambito e-commerce per soddisfare le nuove esigenze dei consumatori si è fatto sempre più florido: non solo piattaforme, metodi di pagamento, user experience, gestione del magazzino, ma anche (e per certi versi soprattutto) consegne.
Principalmente quando si parla di modalità di consegna si punta a offrire servizi sempre più veloci, efficienti e che permettano di ridurre al minimo i contatti. Oggi c’è poi anche un altro punto da non sottovalutare che riguarda l’impatto ambientale: il trasporto della merce è la prima causa di emissione di gas serra nell’atmosfera, superando le centrali di energia.
Tra le varie alternative disponibili sul mercato in ambito consegne una in particolare merita di essere approfondita: quella dei locker.
Una recente analisi Netcomm (dati Agcom) ha evidenziato come l’Italia sia uno dei paesi che negli ultimi anni ha visto la maggiore espansione delle reti di locker. A ottobre 2020 ne erano presenti infatti 2.500 – a significare che 7 milioni di abitanti ne hanno a disposizione uno nel raggio di 500 metri (cioè il 12% della popolazione).
Numeri non altissimi, i quali corrispondono a un’abitudine ben consolidata, quella che vede ancora l’Italia tra i paesi con il maggior tasso di consegna a casa a livello europeo. Nell’88% dei casi la consegna viene fatta a casa o in ufficio e solo nel restante 12% con modalità alternative.
Scegliere un locker in realtà ha tantissimi vantaggi rispetto alla consegna tradizionale, sia per il cliente finale, sia per il merchant.
Innanzitutto è disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7: non è quindi necessario organizzarsi preventivamente per essere a casa durante la fascia oraria indicata, molto variabile, spesso non programmabile e, ancora più spesso, segnata indicativamente tra le 9 e le 18 (tutto il giorno insomma). O ancora permette di evitare le problematiche legate allo smart working, quelle che tutti ormai conosciamo: a chi non è successo nell’ultimo anno di dover interrompere una call importante perché il corriere suona insistentemente al citofono?
Chi dice di no, semplicemente sta mentendo.
Se guardiamo poi alla situazione attuale, ridurre al minimo i contatti è fondamentale – e cosa c’è di meglio che ritirare il proprio pacco in autonomia, senza avere interazioni con corrieri, portinerie e segreterie? Anche dal loro punto di vista ciò costituisce dei vantaggi non trascurabili per la sicurezza e la salute.
In merito invece alla questione ambientale, ottimizzare la consegna verso un unico punto di ritiro permette di ottenere un impatto positivo sulla qualità dell’aria, sul traffico e sulla sicurezza stradale. Scegliendo un locker infatti si riduce notevolmente la distanza percorsa dal corriere e, insieme a questa, anche le emissioni di anidride carbonica dai furgoni dei corrieri – fino al 95%. Conseguentemente si abbatte l’impatto sul riscaldamento globale (fino a 13 volte in meno), nonché minor congestioni nelle aree più trafficate e in quelle residenziali.
Un altro vantaggio riguarda i resi perché, ricorrendo all’utilizzo di un locker per la loro gestione, si evitano con successo code e attese o il dover (di nuovo) attendere il corriere per tutta la giornata. Basta infatti allegare l’etichetta al pacco e portarlo direttamente al locker più vicino.
Se dovessimo riassumere tutti i vantaggi dei locker in un paio di parole, probabilmente queste sarebbero autonomia, sicurezza e velocità.
Marco Albonetti, COO Intergic, ci racconta la soluzione proposta da InPost che può potenzialmente permettere tutto questo. Nata in Polonia, è attiva anche in Italia dove conta 350 parcel locker nelle principali città metropolitane italiane – un singolo locker può contenere fino a 47 pacchi per massimizzare la gestione delle consegne gestite da un singolo corriere.
InPost non si ferma a locker automatizzati disponibili 24/7, sicuri e protetti, disposti in punti strategici della città e che permettono di gestire anche i resi con facilità. Si tratta infatti di una rete di locker che va ben oltre, andando incontro anche alle esigenze del merchant: è un vero e proprio servizio di logistica – il pacco viene ritirato dalla warehouse del merchant e portato al locker più vicino al destinatario. Un processo simile permette di abbattere i costi di logistica, soprattutto grazie all’eliminazione delle problematiche legate alla gestione dell’ultimo miglio, ottimizzate grazie all’utilizzo del locker.