Uno dei modi migliori per avviare la trasformazione digitale in azienda è implementare una gestione basata anche – e soprattutto – sui dispositivi mobile. Garantire che le informazioni necessarie raggiungano gli operatori sul campo al momento giusto è il punto di partenza per migliorare i processi operativi. Così, la prima mossa di molte aziende è la ricerca dell’hardware più adatto. Tuttavia, dobbiamo sottolineare che adottare un approccio hardware-first non è sempre la strada più opportuna.
I computer portatili e i tablet, anche se dotati di tutte le funzionalità e gli accessori necessari per gestire ogni attività, in sé, non aiutano a migliorare l’esecuzione delle attività degli operatori in mobilità. Ottimizzare produttività ed efficienza richiede, infatti, una forte sinergia tra il dispositivo e il software: è impensabile considerare che uno possa essere indipendente dall’altro. La combinazione dei benefici di hardware e piattaforma software determina il vero valore aggiunto di una soluzione mobile, oltre a massimizzare il ritorno sull’investimento (ROI): i due asset, infatti, sono co-dipendenti. Se il software, da un lato, indirizza le sfide aziendali e supporta i cambiamenti di processo, l’hardware, dall’altro, offre la soluzione. Pertanto, i criteri alla base della scelta di questi componenti – e le conseguenti decisioni di acquisto – devono essere definite all’unisono per garantire una corretta sinergia tra le diverse attività operative supportate e gli operatori.
Dare priorita’ al software aiuta a mettere al loro posto tutti i tasselli sin dall’inizio.
È comprensibile pensare che se abbiamo l’hardware giusto, i processi funzioneranno senza problemi. I dispositivi sono la componente più tangibile di ogni soluzione mobile di scansione e di identificazione a radiofrequenza (RFID), e sono il mezzo con cui le informazioni operative vengono acquisite e utilizzate nelle organizzazioni. Tuttavia, i vendor tecnologici più virtuosi suggeriscono ai clienti un confronto con i fornitori di software indipendenti (ISV) prima di proporre dispositivi rugged, consapevoli che è proprio la componente software a guidare il processo di analisi dei dati e di indicazione delle azioni da intraprendere, controllando così tutte le operazioni.
Una volta definiti i requisiti software in base agli elementi più critici, agli obiettivi di miglioramento del processo o ai parametri della nuova pianificazione del lavoro, è necessario individuare le caratteristiche funzionali, la capacità di gestione da remoto e il livello di resilienza ambientale richiesto dalla piattaforma hardware di supporto. In questo modo, gli operatori possiedono gli strumenti giusti per ricevere ed eseguire le istruzioni nei tempi giusti, indipendentemente dal luogo in cui stanno lavorando o dalla complessità del progetto in questione. Il grado di affidabilità necessario, gli strumenti di acquisizione dati, le caratteristiche di sicurezza, la connettività wireless e la durata della batteria per specifiche applicazioni, diventano chiari, così come i requisiti di interazione, comunicazione e integrazione del sistema informatico.
Allo stesso tempo, determinare la struttura complessiva della soluzione in una fase di “costruzione” più armoniosa permette agli ISV di assicurare sia al fornitore di hardware sia al cliente che:
- Il software sia scritto o adattato correttamente per soddisfare i requisiti specifici delle singole operatività e per assicurare che i dati delle applicazioni di back-end si integrino perfettamente con i dispositivi e viceversa.
- Il dispositivo sia correttamente configurato per supportare la struttura del software in modo che eventuali cambiamenti personalizzati improvvisi – e spesso costosi – non siano necessari nel tempo.
- L’intera soluzione sia ottimizzata per estendere i flussi di lavoro digitalizzati al perimetro operativo senza restrizioni.
Il giusto equilibrio tra le soluzioni scelte e il partner può diventare un fattore di cambiamento
Avere un’idea di ciò che ci si aspetta dalla soluzione mobile renderà più facile trovare il giusto partner per il progetto. Eppure, le aziende non sempre riescono ad articolare le loro richieste di software quando si rivolgono a un ISV o a un altro fornitore.
Tuttavia, sono in grado di descrivere e visualizzare il workflow operativo desiderato e l’esperienza utente specifica per il loro settore industriale e per le loro operazioni. Ciò permette all’ISV di proporre una soluzione software personalizzata e di mappare i dati che devono essere integrati da fonti esterne o da sistemi interni separati – una sfida in cui gli ISV eccellono.
Nonostante non sia comunemente risaputo, molti ISV sono clienti/utenti finali che cercavano di risolvere un problema di business per le loro organizzazioni e che hanno deciso di creare una società di software per colmare il vuoto di mercato. Pertanto, vantano spesso una profonda conoscenza del settore, un’esperienza senza paragoni e una cristallina comprensione dell’operatività e dei sistemi di back-end che le diverse aziende utilizzano: gli ISV si dimostrano quindi una risorsa estremamente preziosa quando diventa necessario pensare fuori dagli schemi.
Per esempio, il Lancashire Teaching Hospitals NHS Foundation Trust (LTH) ha lavorato a fondo per garantire la conformità degli standard GS1 e Scan4Safety alle normative del Dipartimento della Salute. In particolare, si era reso necessario identificare e condividere le informazioni relative a prodotti, luoghi, beni e pazienti con l’NHS. Dal momento che i processi manuali in uso per il controllo e riordino delle scorte per reparto richiedevano molto tempo ed erano imprecisi e frammentati, LHT ha deciso di collaborare con Ingenica.
Insieme hanno studiato come risparmiare sui costi e come migliorare l’efficienza nelle diverse sedi di LHT. Grazie a una soluzione in grado di abbinare un software conforme a GS1, specificamente progettato per la gestione dell’inventario e della supply chain in ambito sanitario, e a due diverse piattaforme informatiche mobile, è stato possibile offrire la migliore esperienza utente. È interessante notare che una delle piattaforme di dispositivi è stata utilizzata tradizionalmente come soluzione di personal shopping in ambito retail. È improbabile che LTH avrebbe preso in considerazione questa soluzione se non fosse stato per la rivoluzionaria intuizione di Ingenica.
Come trovare il giusto ISV
C’è un rischio intrinseco a innovare in modo autonomo A cosa serve l’acquisto di un dispositivo dotato di caratteristiche Enterprise se l’integrazione tra hardware e’ incompatibile con le richieste del cliente?
Per identificare il giusto ISV, è necessario informarsi sulle competenze tecnologiche, sulla specializzazione nel settore, così come sulle capacità di sviluppo software e di soluzioni complete. Hanno un’applicazione software standard che può essere configurata per qualsiasi cliente? Sono abituati a collaborare con altri fornitori di soluzioni per gestire con metodicità hardware e software? Qual è il loro tipico modo di procedere nei progetti e il livello standard di supporto o servizio? Saranno disponibili per aiutare a personalizzare e scalare la soluzione se necessario?
Quali le dimensioni, la struttura e la tempistica di ogni loro implementazione? Qual è il progetto più grande su cui hanno lavorato? Che familiarità hanno con i mandati normativi e industriali, nonché con le leggi locali finanziarie e del lavoro?
Può essere anche utile avere referenze di clienti o sentire il parere di altri fornitori di soluzioni che possono aver collaborato con l’ISV per farsi un’idea di come l’ISV sarà capace di implementare una soluzione tecnologica con un impatto positivo sulla produttività, sull’esecuzione e, non ultimo, sulla soddisfazione del cliente.