Durante il lockdown il mercato del vino è diventato un vero e proprio business globale, soprattutto in Italia. Come denota l’Osservatorio Wine Monitor di Nomisma, il trend si inserisce nella crescita generale che ha avuto l’E-commerce in Italia nel 2020 con un aumento dell’8% rispetto al 2019 e del 70% nel settore food & grocery.
È bene notare che prima della pandemia l’Italia occupava l’ultimo posto tra i grandi mercati internazionali: come spiega Emanuele di Faustino, responsabile della ricerca sul vino per Nomisma, “nel Bel Paese l’E-commerce rappresentava appena l’1% delle vendite retail di vino. Una percentuale bassissima, se si confronta al 4% degli Usa, al 10% dell’UK e al 29% della Cina. Gli Usa, oltre a essere il primo mercato di consumo e importazione di vino al mondo, sono anche il nostro principale partner commerciale, mentre (dopo la Germania) il Regno Unito il terzo destinatario dell’export vitivinicolo italiano nonché il secondo importatore al mondo”.
Per tutto il 2020, la frequenza di ricerca su Google delle parole “vino online” è aumentata in modo esponenziale.
A tal proposito, viene quasi spontaneo chiedersi: dove si comprano i vini online? La risposta è chiara: Tannico, Vino.com, Callmewine, sono tutti siti specializzati che secondo di Faustino “intercettano l’80% delle vendite di vino online, mentre la restante quota è da ricondurre ad Amazon e soprattutto ai siti della grande distribuzione organizzata”.
Sia in Italia, sia all’estero, il profilo dell’acquirente di vino online è quello di un uomo appartenente alla generazione dei Millennial, con un alto potere d’acquisto.