Secondo le stime di Netcomm, il consorzio per il commercio elettronico, pubblicate la settimana scorsa da ItaliaOggi dal 23 febbraio al 12 aprile l’ecommerce di ortofrutta è aumentato del 103,7%, in linea con la crescita dei freschi (+ 114,8%).
Il picco ha messo sotto stress il sistema, con le aziende in difficoltà a rispondere al boom di richieste, sia per le difficoltà organizzative che logistiche. L’esplosione del commercio digitale durante il lockdown ora è attesa alla prova del nove: con una progressiva normalizzazione continuerà a crescere?
Per il presidente di Netcomm, Roberto Liscia, “sarà il settore che crescerà di più nel 2020, fino a un +55%. In Italia si sono distinti i retailer fisici come accaduto con Walmart negli Usa. Il secondo settore per crescita sarà il cosiddetto modern food retail, la modalità di acquisto multicanale dell’alimentare con ordini dal sito, dai social network o da app di messaggistica, attraverso il click&collect e l’e-commerce di prossimità”.?
L’ecommerce ha coinvolto la Gdo così come il dettaglio tradizionale e in poche settimane sono state forzate crescite che avrebbero richiesto un decennio. “Un salto evolutivo” per Liscia.
?Valentina Pontiggia, direttore dell’Osservatorio e-commerce b2c del Politecnico di Milano, come riporta ItaliaOggi, dice che è impossibile fare previsioni, a fronte di un +15% dello scorso anno a 31,6 milioni di euro. “La domanda del food e grocery online è decuplicata, perché l’e-commerce è stata la prima alternativa di acquisto per una fetta importante della popolazione italiana. Per soddisfare questa domanda, però, sarebbero stati necessari investimenti in tecnologia, operations e logistica già dieci anni fa, non oggi, e questo ha posto limiti e restrizioni”.?
