Blink (dall’inglese “battito di ciglia”, ndr) è l’innovativa e velocissima piattaforma per la consegna di pacchi a domicilio, che debutta sul mercato la scorsa primavera. Jacopo Berlusconi e Giulio Cantoro sono i giovanissimi CEO, entrambi di 26 anni, che hanno creato Blink anche per ‘strizzare l’occhio’ alle smart city e alla sostenibilità: “A noi l’idea è venuta dalla frustrazione di cittadini che vedono furgoni parcheggiati male, di conseguenza traffico difficoltoso, e aria irrespirabile. E allora ci siamo domandati: che cosa possiamo fare?”.
Più in dettaglio, Jacopo spiega: “L’obiettivo non è portare una busta al commercialista nelle prossime due ore o la pizza quando hai fame. L’obiettivo è consegnare un pacco che deve arrivare da un magazzino fuori città fino a casa tua”.
La soluzione è l’uso di mezzi ‘leggeri’, esattamente come quelli utilizzati dai rider per il food delivery. Perciò, bici, monopattini e scooter elettrici. Quando Blink era ancora solamente un progetto, Jacopo e Giulio prendono coraggio finanziandosi da soli. I primi capitali arrivano con il bando FabriQ Quarto del Comune di Milano.
“Sai quanto incide la logistica nel traffico urbano?” ritorna a bomba Jacopo. “Fino al 30%. E i furgoni, anche quelli elettrici, occupano spazio pubblico, spesso in modo irregolare, hanno un impatto sulla viabilità e sulla qualità dell’aria”. Il last mile poi è anche il tratto più costoso delle consegne. Il campo di attività di Blink è quella che gli esperti chiamano mobility of goods, la mobilità dei prodotti. Nelle città ogni giorno non ci sono solo le persone a muoversi ma anche migliaia di pacchi. Come si muovono può fare la differenza.
“Perché non possiamo avere solo biciclette per far arrivare a casa gli acquisti fatti online?” Da qui nasce la missione della startup: spostare una buona parte della logistica dell’e-commerce su mezzi leggeri, avvicinando la merce al punto di destinazione con i furgoni per poi affidare alle due ruote il fatidico ultimo miglio. “È tutta una questione di software e noi quello facciamo”.