Black Friday e Cyber Monday: prepararsi in tempo per non perdere opportunità

Quest’anno il Black Friday cade il 26 novembre, e il Cyber Monday il lunedì successivo, il 29 novembre. Manca ancora tanto? Non proprio. Le aziende più pronte stanno già lavorando alla scontistica di prodotto e alle offerte dedicate, ma il lavoro di preparazione alla vendita più importante e proficua dell’anno non può limitarsi alla revisione del catalogo.

Secondo i dati di Adobe Analytics, che monitora le transazioni online di 80 dei 100 retailers online basati negli Stati Uniti, nel 2020 i consumatori hanno speso circa 9 miliardi di dollari con un incremento del 21,6% rispetto al 2019, ma si è fatto di più durante il Cyber Monday 2020. Il lunedì dedicato alla consumer electronics è stato il giorno più profittevole dell’anno con una spesa complessiva compresa tra i 10,8 e i 12,7 miliardi di dollari.

I due giorni di shopping pazzo inaugurano ufficialmente la stagione degli acquisti dei regali di Natale, un periodo di circa un mese che è certamente il più importante per tutti i retailer, online e offline, e rispetto a qualsiasi comparto merceologico. Di fronte a queste evidenze, si comprende facilmente che farsi trovare impreparati avrà un impatto decisamente pesante sul fatturato aziendale. E “trovarsi impreparati” può voler dire tante cose. 

UN PIANO STRATEGICO PER UN BLACK FRIDAY E UN CYBER MONDAY SERENO

Secondo una ricerca di Contentsquare – azienda leader nella digital experience analysis – che ha coinvolto 300 venditori online, la metà dei responsabili delle vendite dichiara di non sentirsi pronto. In particolare, il 70% del campione è preoccupato degli eventuali problemi tecnici. Si ha paura di non rilevare tempestivamente le criticità e di non avere una infrastruttura capace di sostenere i probabili picchi di traffico.

Un piano strategico con cui uscire vincenti dal Black Friday e dal Cyber Monday, dunque, deve considerare tre aspetti principali:

  • Definizione dell’offerta commerciale. Uno studio efficace della scontistica deve andare ben oltre la tentazione di svuotare semplicemente il magazzino. La scelta dei prodotti da mettere in promozione dovrebbe considerare anche la stagionalità, gli obiettivi dei consumatori, la consistenza dell’inventario, l’esclusività dell’offerta, i trend di mercato. Le informazioni relative sono tutte a disposizione e sono nascoste nei dati. Quelli generati dall’interazione del target con le properties digitali, sia durante l’anno che nei giorni del Black Friday e del Cyber Monday del 2020. A questi dati si possono accostare quelli su tendenze e desiderata che si possono evincere dal nostro target potenziale nelle properties pubbliche come, per esempio, i forum e i social network.
  • Stabilità della piattaforma. Un crash del sito di e-commerce, i tempi di caricamento troppo lunghi, gli errori nel listino, problemi nelle transazioni e un customer service non all’altezza. Queste sono le criticità tecniche che fanno perdere fatturato. Se il primo aspetto può essere risolto abbastanza facilmente insieme al fornitore di tecnologia, e l’ultimo attraverso una verifica degli strumenti di contatto e un incremento del personale a disposizione, gli altri possono essere figli di un’implementazione non ottimizzata. Anche in questi casi è fondamentale convocare chi ha sviluppato la piattaforma e chi fornisce l’ambiente tecnologico. Insieme all’eventuale team It interno si individueranno le criticità specifiche per poi intervenire. È impensabile stravolgere tutto a un mese dall’evento, ma si potrà certamente limitare i rischi, per esempio costruendo una “bolla dedicata”, una parte del sito su cui veicolare tutto il traffico di quei giorni.
  • Push sul digital marketing. Di fronte a una concorrenza spietata e a un Amazon pigliatutto, è necessario spingere l’acceleratore su tutti gli strumenti di digital marketing che possono aiutare i brand ad apparecchiare al meglio la tavola del Black Friday. Fondamentale realizzare una strategia di promozione da applicare attraverso iniziative dirette e che sfruttino servizi digitali e le properties di eventuali partner. Tradedoubler mette in comunicazione le aziende clienti con i suoi publisher attraverso la propria piattaforma di performance marketing. Gli analisti di Tradedoubler hanno un rapporto continuo e intenso con 180mila publisher che con strumenti diversi (blog, siti, profili social ecc.) si occupano di amplificare il messaggio dei clienti.​ 

Tradedoublerè già in pista. Ha ben chiare le richieste e i piani dei suoi publisher ed è pronta a supportare i clienti che usano la propria piattaforma di performance marketing. In particolare, mette a disposizione dei veri e propri kit multimediali da distribuire trasversalmente lungo tutte le opportunità digitali disponibili. La strategia migliore, infatti, è costruire un marketing mix di messaggi, strumenti e publisher basati sulla tipologia di offerta, sugli obiettivi prefissati e orientata a raggiungere il proprio target di riferimento nel modo più veloce ed efficace possibile.

Eventi e Report

Focus Ecommerce ON

Notizie correlate