Nel mese di aprile gli investimenti in ambito pubblicitario hanno subito una contrazione di oltre il 44%, nel confronto con l’anno precedente. Se si analizza invece il periodo che va da gennaio ad aprile, la riduzione è del 18,5%.
Sono numeri che emergono dall’ultima indagine di Nielsen pertinente il mercato italiano. Il mese di aprile è stato quello più penalizzato, come chiarisce Alberto Dal Sasso, AIS managing director di Nielsen: “In Italia, così come anche in altri Paesi europei, aprile è stato il mese in cui si è verificato uno squilibrio tra domanda ed offerta di pubblicità mai sperimentato in passato nelle modalità che abbiamo conosciuto durante il lockdown, con picchi di audience elevati e, per contro, investimenti pubblicitari stagnanti”.
“Già a maggio, con l’allentamento delle limitazioni, gli investitori hanno cominciato a riaffacciarsi” ha aggiunto. Per quanto riguarda i settori merceologici, l’unico settore che segna un andamento positivo ad aprile è media/editoria che cresce dell’1,5% rispetto allo stesso periodo del 2019. Calano invece tutti gli altri nel singolo mese, in particolar modo automobili (-33%), turismo/viaggi (-66,6%) e tempo libero (-64,3%).
“In questo quadro, le aziende hanno bisogno in primis di fiducia nel futuro e di segnali di ripartenza dei consumi per riprendere la strada giusta, oltre che di sostegno reale da parte delle istituzioni, in Italia ed in Europa. Dobbiamo guardare al mese di aprile come qualcosa ormai dietro alle nostre spalle” ha dichiarato Alberto Dal Sasso.