Per 8 su 10 ridurre lo spreco alimentare è una delle principali soluzioni da adottare per contrastare gli effetti del cambiamento climatico.
Un recente sondaggio condotto da Too Good To Go in collaborazione con ISIC Italia – la Carta d’Identità Internazionale degli Studenti – rivela un alto livello di eco-ansia e preoccupazione economica, con il 76% degli studenti intervistati che si dichiara preoccupato per il futuro del Pianeta.
● Per oltre 2 intervistati su 3, lo spreco di cibo è il fenomeno naturale che incide maggiormente in modo negativo sull’ambiente (70%) e per 8 su 10 (78%) ridurre gli sprechi è vista come una soluzione per contrastare il cambiamento climatico.
● Questa consapevolezza, si traduce nelle scelte di consumo quotidiane, impattate anche dal caro vita: il 63% si dichiara più attento a non sprecare cibo e 9 su 10 dichiarano di sprecare meno del 10% del cibo che acquistano.
● Tra gli accorgimenti preferiti per ridurre gli sprechi, oltre all’utilizzo di app antispreco, la pianificazione dei pasti e un’accurata lista della spesa; mentre, tra le spese ridotte causa aumento dei prezzi, la cena fuori (98%) e i pasti ordinati a domicilio (53%).
Milano, 12 giugno 2024 – I cambiamenti climatici sempre più visibili e il costante aumento del costo della vita sono tematiche di fondamentale importanza per gli studenti in Italia e in Europa. L’eco-ansia, ovvero la profonda sensazione di disagio e di paura che si prova al pensiero di possibili disastri legati ai cambiamenti ambientali, colpisce sempre più giovani studenti: in Italia, il 76% si dichiara preoccupato per il futuro del pianeta. È uno dei dati che emerge da un recente sondaggio condotto da Too Good To Go, l’azienda a impatto sociale dietro il più grande marketplace mondiale delle eccedenze alimentari, in collaborazione con ISIC – la Carta d’Identità Internazionale degli Studenti – su oltre 5200 studenti aderenti ad ISIC in Italia, Francia, Spagna e Portogallo.
Forte consapevolezza sull’impatto dello spreco alimentare
Secondo l’indagine condotta in Italia, la preoccupazione per il futuro del pianeta è accompagnata dal forte interesse per il tema dello spreco alimentare, che oltre 2 studenti intervistati su 3identificano come ciò che ha maggiore impatto negativo sull’ambiente. Si tratta di un dato significativo in quanto è considerato secondo solo alla plastica (74%) e allo spreco di acqua (60%) e primo nella categoria di spreco di risorse ambientali. Per circa l’80% degli intervistati (78%), ridurre lo spreco di cibo è vista come una soluzione per contrastare gli effetti del climate change.
La consapevolezza emersa è in linea con i dati espressi dall’Eurobarometro secondo cui, infatti, circa tre quarti dei giovani (76%) affermano di provare ad adattare il proprio stile di vita per ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente.
Contrastare il cambiamento climatico: in Italia c’è fiducia verso l’Europa per più di 1 giovane su 2.
L’importanza di azioni ed interventi legislativi da mettere in pratica per arginare il problema del cambiamento climatico è sentita tra i più giovani: secondo l’indagine di ISIC Italia/Too Good To Go, più di un rispondente su 2 (56%), dichiara di aver fiducia nelle istituzioni europee a riguardo. Un sentiment di fiducia positivo, che si colloca però al di sotto rispetto a quanto registrato in Francia (70%) e Spagna (80%).
L’inflazione cambia le abitudini degli studenti, che sono sempre più attenti allo spreco di cibo.
Il sondaggio conferma un dato che era già stato rilevato da Too Good To Go: l’aumento del costo della vita e l’inflazione stanno cambiando drasticamente le abitudini degli italiani, inclusa la Gen Z.
Di fronte alle maggiori difficoltà economiche e all’impatto ambientale, il 63% degli studenti si dice più attento a non sprecare il cibo mentre l’83% afferma di fare più affidamento a sconti e promozioni; la quasi totalità degli intervistati (98%) ha dichiarato di aver ridotto il numero di volte in cui esce a cena e il 53% di aver ridotto i pasti ordinati a domicilio.
Insieme alle ridotte spese relative al cibo, c’è anche una maggiore attenzione alla sostenibilità: 9 studenti su 10 sprecano meno del 10% del cibo che acquistano, con il 59% di loro che ne spreca meno del 5%. Queste basse percentuali sono spiegate anche dalla maggiore attenzione che gli studenti dedicano ad esempio alla pianificazione dei pasti (adottata dal 41%) o alla lista della spesa (adottata da più della metà degli intervistati, 54%), in aggiunta a soluzioni che aiutano ad acquistare cibo in maniera più sostenibile e attenta grazie a soluzioni antispreco, come Too Good To Go.
Nonostante questi accorgimenti, circa la metà (47%) avrebbe però bisogno di un ulteriore budget mensile quantificato in almeno 100 euro per poter mangiare bene e correttamente. Ecco che quindi avere accesso a cibo buono e di qualità a prezzo ridotto, grazie ad app come Too Good To Go, può fare la differenza a fine mese.
Ridurre lo spreco può essere una soluzione fondamentale
“Il sondaggio dimostra come i giovani siano sempre più consapevoli dei rischi dovuti ai cambiamenti ambientali e al contempo determinati ad agire concretamente, adottando abitudini più attente e sostenibili per migliorare il futuro del pianeta, a partire proprio dalla riduzione degli sprechi alimentari”dichiara Mirco Cerisola, Country Director Italia di Too Good To Go. “Noi di Too Good To Go ci impegniamo ogni giorno nell’incoraggiare queste buone pratiche offrendo soluzioni concrete per combattere lo spreco alimentare come la nostra app, che rappresenta un’opportunità per salvare del cibo dallo spreco, a prezzo vantaggioso, generando un impatto positivo sull’ambiente”.
Speciali iniziative a sostegno degli studenti
In vista di uno dei momenti più caldi dell’anno per gli studenti, Too Good To Go ha attivato sino a fine giugno speciali collaborazioni. Con PENNY, discount alimentare del gruppo REWE e gruppo leader sul mercato europeo nel settore della Grande Distribuzione Organizzata, per coniugare ulteriormente l’impegno nel contrasto allo spreco con la qualità e la convenienza che un’insegna come Penny è in grado di garantire nella spesa quotidiana.
E con Swappie, la piattaforma leader per l’acquisto e la vendita di smartphone ricondizionati impegnata nella promozione quotidiana della sostenibilità ambientale. Una collaborazione pensata non solo per offrire una convenienza economica agli studenti, ma anche per educarli a fare scelte di consumo più responsabili, supportando il concetto di economia circolare.