È un momento molto particolare per l’economia mondiale. Nelle scorse settimane è stata ufficializzata, da parte della FDA, la distribuzione del vaccino Pfizer che, speriamo, possa dare un forte (e definitivo) contributo alla lotta al Covid-19. Come è accaduto in quasi tutto il mondo, anche negli Stati Uniti l’emergenza sanitaria ha decretato la brusca interruzione di una crescita economica che durava dal 2009 e che aveva portato il paese a livelli record di occupazione, con un tasso di disoccupazione al 3,4%. Ma per la prima volta, dopo quasi un anno, possiamo finalmente ricominciare a parlare di prospettive di crescita o di ripresa dell’economia. E soprattutto delle opportunità che gli Stati Uniti offrono alle aziende italiane.
“Con Joe Biden Presidente – precisa Lucio Miranda, presidente di ExportUSA, società di consulenza che aiuta aziende e professionisti italiani a entrare, con successo, nel mercato americano – cambia l’impostazione di fondo della politica economica americana. Ci saranno degli elementi di continuità e degli elementi di novità rispetto alle politiche iniziate (o proseguite) da Trump, ma in ogni caso si delinea uno scenario molto positivo per l’export Italiano. Pensiamo, ad esempio, agli investimenti in infrastrutture, energie rinnovabili e riqualificazione della forza lavoro annunciati in campagna elettorale: si tratta di una grande occasione per le nostre aziende, perché i produttori americani da soli non hanno (e non avranno) la capacità di fornire tutti i macchinari e le attrezzature per far fronte ad un piano così importante. Anche la spinta all’eco-sostenibilità avrà una conseguenza che non potremo ignorare: sarà necessario importare tecnologie, macchinari ed impianti green che possano rispondere ai nuovi requisiti imposti dal Governo Biden”.
L’aumento dei dazi imposto da Trump, inoltre, non ha portato al risultato sperato (riportare parte della produzione in America): la bilancia commerciale americana con la Cina, quindi, è rimasta deficitaria perché le importazioni dalla Cina sono diminuite solo di poco. Il risultato netto sono stati 40 miliardi di dazi all’importazione che sono stati pagati dai consumatori americani. La nuova Amministrazione ha scelto una strada diversa e metterà in campo una politica di interventi diretti per riportare la produzione in America fatta di incentivi e penalizzazioni fiscali. Il risultato? Maggiori importazioni per beni industriali e macchinari.
“Nonostante il Covid-19 – aggiunge Lucio Miranda – hanno rappresentato, per tutto il 2020, un mercato importante per le aziende italiane. E con la nuova Amministrazione Biden questo trend si confermerà ulteriormente. Ci saranno, prevediamo, grandi opportunità per i settori farmaceutico, food & beverage, macchinari, beni industriali, tecnologie per motori elettrici e applicazioni collegate. Entrare in un mercato così vasto e complesso, però, richiede programmazione, analisi e preparazione per evitare di sprecare occasioni, tempo e denaro. Ecco perché affidarsi a chi conosce profondamente il territorio è fondamentale per non fallire”.